Fare visite guidate di giorno è normale, ci si vede bene, la città sembra più viva ma...
Ma quelle serali sono le più suggestive.
Il buio svela nuovi punti di vista.
I suoni sono differenti, i profili dei palazzi cambiano, si intravedono gli interni illuminati e nuove storie possono essere raccontate.
Ben coperti, avvolti dal freddo, si può camminare passando dalla Parma di fondazione romana della Piazza Grande e dei negozi, alla Piazza del Duomo sorvegliata, nell'ombra, dai leoni della Cattedrale.
Proseguendo, le rotondità della Basilica della Steccata e le luci del Teatro Regio con i beige e le dorature del foyer e i lampadari del Ridotto che brillano al di là dei finestroni centrali di facciata, risaltano nell'oscurità.
Il Complesso della Pilotta, lì di fianco, ne esce trasformato. Sembra ancora più imponente mentre l'istallazione luminosa di Nannucci, all'interno del cortile di San Pietro Martire, lo ingentilisce e obbliga a ad ammirarlo a 360°.
Attraversiamo Ponte Verdi. Il torrente Parma cioè LA Parma, un torrente femmina, come la consideriamo noi parmigiani, scorre attraverso le tremolanti lucine delle case dell'Oltretorrente riflesse sull'acqua.
Oltretorrente: il quartiere della solidarietà, delle passioni politiche, del dialetto e delle osterie.
La sua porta è il Parco Ducale. Spazio verde aperto al pubblico e ingentilito dalla Villa del Giardino costruita e modificata dalla schiera di duchi e duchesse che a lungo hanno governato Parma.
Un palazzo imponente ed elegante di giorno, una Reggia magica di notte quando sentire il rumore di una carrozza alle proprie spalle che si dirige verso il portone d'ingresso, non stupirebbe nessuno.
E poi i vicoli e i vicoletti col grande slargo della chiesa della Santissima Annunziata e la sua massa concava e convessa di piccole absidi a chiudere il percorso.
Sono i luoghi di Padre Lino, frate francescano, figura mitica di questa chiesa e di questo cunicolo di strade. Di notte, in inverno, è più facile immaginare la sua piccola figura, ancora così amata dai parmigiani mentre entra nelle case più povere dell'Oltretorrente.