Ogni volta che mi trovo davanti a un quadro di Caravaggio il tempo che gli dedico aumenta.
È perché nei musei ci si stanca e generalmente davanti a un Caravaggio c'è un posto dove sedersi?
Direi di no.
Consideriamo la Cena in Emmaus cioè l'ennesima taverna dipinta da un grande frequentatore di taverne come Merisi.
Quel dito alzato su quel pane rotto, crepato, quel dito che attira l'attenzione, benedicente o ammonitore? La luce su un viso probabile, reale. Nessun cedimento alla bellezza fine a sé stessa
L'oscurità intorno a quell'uomo misterioso e lo stupore di chi guarda, la fronte corrugata dell'oste, il volto esausto della fantesca, la tensione nei corpi dei due discepoli, la domanda: "Cosa sta facendo?"
"Chi è?"
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio CENA IN EMMAUS Accademia di Brera.